È urgente comprendere la necessità di imparare a vivere saggiamente...
Vogliamo un cambiamento definitivo, e se lo vogliamo è necessario che accada dentro noi stessi. È necessario cambiare internamente per veder trasformata esternamente la nostra vita con tutti i suoi problemi. È necessario diventare padroni di noi stessi se vogliamo governare le circostanze difficili della nostra esistenza.
La vita di ogni essere umano è un’eterna via crucis e ognuno raccoglie il frutto della propria semina e delle proprie opere.
Ciò che conta è il modo di essere di ogni persona: alcune persone sono alcolizzate, altre astemie, alcune con onore altre senza vergogna. C’è di tutto nella vita e possiamo affermare che esistono distinti livelli sociali: ci sono persone di chiesa, di postribolo, di commercio, di campagna, ecc.
Allo stesso modo esistono diversi livelli dell'essere.
I difetti ci fanno soffrire. Le gelosie dividono le famiglie. La lussuria genera adulteri, stupri, inganni, aborti, infermità. L'ingordigia trasforma l'essere umano in un miserabile schiavo del denaro, e invece di servire il prossimo, lo umilia e lo sfrutta generando fame e violenza.
L'orgoglio ci fa sentire grandi già per il solo possesso di ricchezze, di un titolo o di una posizione. L'iracondo è impaziente ed esigente, e tutto gli dà fastidio ferendo se stesso e chi lo circonda poiché non conosce la pazienza.
Al pigro non interessa lavorare e giustifica sempre la propria pigrizia. Insomma, siamo dei miserabili che navigano nelle acque tormentate dell'oceano della vita.
In questo modo ognuno di noi si trasforma in una calamita psicologica che attrae ciò che interiormente è. Così il violento attrae violenza, il lussurioso attrae scene, drammi e tragedie di lascivia, l'alcolizzato attrarrà alcolizzati e sarà sempre dentro bar e cantine, e così via. Che cosa attrarrà l'usuraio? E l'egoista? Quanti problemi e avversità?
Questa ripetizione noiosa di drammi, commedie e tragedie continuerà mentre portiamo nel nostro interiore gli elementi indesiderabili dell'IRA, dell’AVARIZIA, della LUSSURIA, dell’INVIDIA, dell’ORGOGLIO, della PIGRIZIA, della GOLA, e per tutti gli altri difetti psicologici.
Fino a che non cambieremo interiormente e psicologicamente, la ripetizione di tutte le nostre miserie, scene, disgrazie e infortuni continuerà. Tutte ciò che accade fuori di noi nello scenario di questo mondo è il riflesso di quello che portiamo interiormente.
Possiamo affermare quanto disse in qualche occasione Immanuel Kant: "L'esteriore è il riflesso dell'interiore". E quando una persona cambia interiormente e questo cambiamento è radicale, l'esteriore e le circostanze della vita cambiano anch'esse radicalmente.
Ma non è un compito facile eliminare le emozioni negative, eliminare ogni identificazione con il nostro tenore di vita e con i problemi di qualsiasi genere. Affari, pagamento di debiti, mutui, bollette, e così via. I disoccupati – o coloro che per qualche motivo hanno perso l'impiego – soffrono per mancanza di denaro, e dimenticarsi del proprio stato di cose per non preoccuparsi né identificarsi con il proprio problema risulta di fatto molto difficile.
Coloro che soffrono e piangono, coloro che sono stati vittime di qualche tradimento, di un’ingiustizia nella vita o di qualche frode, si dimenticano di se stessi, del loro Dio interiore e si identificano con la propria tragedia morale. Una persona che si trova in stato di disperazione per qualche problema sentimentale, economico o politico, ovviamente si è dimenticata di se stessa.
Se questa persona si fermasse un momento, se osservasse la situazione e provasse a ricordarsi di se stessa sforzandosi di comprendere il senso del suo atteggiamento, se riflettesse sul fatto che “tutto passa”, che la vita è illusoria e fugace, che la morte fa sparire tutte le vanità, se comprendesse che il suo problema – in fondo – non è che un fuoco di paglia che subito si spegnerà, vedrà con sorpresa che tutto è già cambiato.
Noi esseri umani reagiamo meccanicamente di fronte alle diverse circostanze della vita, e questo ci trasforma in vittime. Se qualcuno ci adula, sorridiamo; se ci umiliano, soffriamo; insultiamo se ci insultano; feriamo se ci feriscono. Insomma, non siamo mai liberi, poiché i nostri simili hanno il potere di portarci dall'allegria alla tristezza, dalla speranza alla disperazione.
È necessario che ogni essere umano conosca le tecniche e le chiavi psicologiche che insegna la saggezza gnostica, le quali ci permettono di conoscere noi stessi per eliminare queste forze interne d’ombra chiamate ego (o difetti), quelle forze che vivono in noi e che ci fanno reagire meccanicamente di fronte alle diverse circostanze della vita.
Molte persone che hanno conosciuto e praticato le chiavi psicologiche gnostiche hanno raggiunto cambiamenti straordinari portandole a vivere meglio, a conoscere l'amore e a trasmetterlo ai propri simili.
Questo stato psichico che ognuno di noi porta in sé è il prodotto di un lungo e complesso processo che abbiamo attraversato. L’educazione familiare, l’educazione scolastica e l’educazione sociale sono i modelli con cui stiamo stati formati. Veniamo assorbiti da abitudini e consuetudini identificandoci in tali modelli – spesso conquistati con sacrificio – al punto tale da risultarci difficile spogliarcene.
Nell’antica Grecia le profetesse di Delfo consegnarono ai 7 saggi della Grecia – tra cui Solone e Talete di Mileto – il lemma massimo della saggezza: "Uomo, conosci te stesso", ossia "Uomo, conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli Dei".
.: I difetti psicologici.
Grazie alla Gnosi e al Maestro Samael Aun Weor, sappiamo che l'ego (o difetto) è la causa del dolore umano. Il dolore ci insegna a conoscerci e a conoscere il difetto che lavora in noi, per eliminarlo. In sintesi: i nostri problemi risiedono esclusivamente nei nostri difetti.
A causa di questi difetti ognuno semina dolore, sofferenza, miseria e malattia nella propria vita, soffriamo e facciamo soffrire il resto dell'umanità, perfino la nostra famiglia.
Se noi altri potessimo disporre di una pratica che ci permettesse conoscerci a noi stessi e le nostre forme di pensare, sentire e fare, é logico che elimineremo i nostri difetti, non commetteremo errori e faremmo della nostra vita qualcosa di meglio.
Ma l'umanità è ignorante. Ignora che a causa dei propri difetti semina dolore. Carcere, morte, violenza, famiglie separate, e così via. Per esempio per un eccesso di ira per una piccolezza, dei coniugi litigano, dei figli soffrono, delle famiglie si separano.
È evidente che l'umanità si trova davanti ad una strada senza uscita, e la Gnosi apre le porte della conoscenza spirituale per liberarsi dal dolore.
.: La legge della ricorrenza.
La parola ricorrenza significa "tornare a succedere di nuovo". In virtù di questa legge la vita di ogni essere umano tende a ripetersi tale e quale alla vita precedente. Si ripeteranno gli stessi amori, gli stessi litigi, le stesse separazioni, gli stessi amici e nemici.
Per questo diciamo che la vita di ogni essere umano è come una pellicola. Al morire, ci portiamo questa pellicola per l'eternità, per riviverla in forma retrospettiva, per riviverla nel giudizio alla nostra anima nel piano astrale. Per cui quando ritorniamo in un nuovo corpo fisico, proiettiamo e ripetiamo la pellicola della vita precedente sullo schermo dell'esistenza.
Nei Vangeli San Paolo ci dice: "È necessario che muoia l'uomo vecchio e nasca l'uomo nuovo".
L'uomo vecchio sono tutte le abitudini, le usanze, le meccanicità e i difetti. L'uomo nuovo è l’energia cristica dentro ognuno di noi.
Nella Bibbia Gesù Cristo e gli apostoli ci invitano ad una nascita seconda e ad una reale trasformazione, e per se non ci impegniamo a conoscerci e ad eliminare i difetti che possediamo, tutta la nostra sofferenza torna a ripetersi, in questa esistenza, nella prossima e nella prossima ancora.
La Legge della ricorrenza è una delle 48 leggi che reggono la natura umana. Questa legge è spiegata nel primo capitolo delle Ecclesiaste (testo contenuto nella Bibbia).
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Ebbi l'opportunità di essere presente quando il lattaio gli chiese...
Ricordo una volta, approssimativamente circa 15 anni fa, nel mio lavoro pratico psicologico, un ego o difetto che vedevo ad un vicino con il quale giocavo.Risulta che detto vicino ad ogni venditore che gli si avvicinava per offrirgli qualcosa, prometteva di pagare e poi non lo faceva mai.C'era un signore molto povero che vendeva latte di vacca dentro un otre. Io gli compravo il latte e lo pagavo in contanti.
Non so che successe, ne quello che passo dalla mia mente in quei momenti...
Un giorno mio papà mi chiese per favore che gli portassi un bicchiere d'acqua a tavola.
"questa è una rapina"
Una volta viaggiavo su un autobus interregionale, il viaggio era di circa 7 ore. Partimmo alle 3 del pomeriggio. Alle 7 della sera arrivammo ad un picchetto doganale.Dopo un controllo e al momento di riprendere la marcia salirono sul bus tre soggetti. Nel vederli salire mi domandai: "perché fanno salire questa gente?" L'autista spense le luci e seguì la sua corsa.Dopo due minuti ci fu uno sparo ed una voce disse: "questa è una rapina". Un passeggero amico dell'autista, che era in piedi al mio fianco, all'udire lo sparo si mosse, gli spararono a bruciapelo.Cadde morto al mio lato.
"questa è una rapina"
Una volta viaggiavo su un autobus interregionale, il viaggio era di circa 7 ore. Partimmo alle 3 del pomeriggio. Alle 7 della sera arrivammo ad un picchetto doganale.Dopo un controllo e al momento di riprendere la marcia salirono sul bus tre soggetti. Nel vederli salire mi domandai: "perché fanno salire questa gente?" L'autista spense le luci e seguì la sua corsa.Dopo due minuti ci fu uno sparo ed una voce disse: "questa è una rapina". Un passeggero amico dell'autista, che era in piedi al mio fianco, all'udire lo sparo si mosse, gli spararono a bruciapelo.Cadde morto al mio lato.
Non so che successe, ne quello che passo dalla mia mente in quei momenti...
Un giorno mio papà mi chiese per favore che gli portassi un bicchiere d'acqua a tavola.
Ebbi l'opportunità di essere presente quando il lattaio gli chiese...
Ricordo una volta, approssimativamente circa 15 anni fa, nel mio lavoro pratico psicologico, un ego o difetto che vedevo ad un vicino con il quale giocavo.Risulta che detto vicino ad ogni venditore che gli si avvicinava per offrirgli qualcosa, prometteva di pagare e poi non lo faceva mai.C'era un signore molto povero che vendeva latte di vacca dentro un otre. Io gli compravo il latte e lo pagavo in contanti.